giovedì 31 maggio 2012

Danza

La danza può rivelare tutto ciò che la musica racchiude


Charles Baudelaire

mercoledì 23 maggio 2012

Caparezza - Chi se ne frega della musica (video ufficiale)

"Chi sa fare la musica la fa, chi la sa fare meno la insegna, chi la sa fare ancora meno la organizza, chi la sa fare così così la critica."
(L. Pavarotti)


lunedì 21 maggio 2012

Pablo Picasso

"L'arte spazza via dall'anima la polvere depositata dalla vita di tutti i giorni."

Pablo Picasso (1881-1973)

Pablo Picasso, pittore e scultore e considerato uno dei maestri dell'arte del XX secolo, nacque a Malaga (Spagna) il 25 ottobre 1881.
Figlio di un professore alla Scuola delle Arti e dei Mestieri, già in tenera età rivela una precoce inclinazione per il disegno e la pittura. Il padre, favorisce le sue attitudini, gli permette di mettere mano alle sue tele affidandogli la realizzazione dei particolari.

Nel 1891 la famiglia si trasferisce a La Coruna, dove il padre ha accettato un posto di Insegnante di Disegno nel locale Istituto d'Arte, dove Pablo frequenta i corsi di disegno.
Nel 1895 entra all'Accademia di Belle Arti di Barcellona.
Dopo aver vinto un concorso dell'Accademia Reale di Madrid, Pablo Picasso si trasferisce nella capitale, conducendo una vita da bohemien, lavora senza sosta.

La scarlattina, lo riporta in famiglia a Barcellona dove frequenta gli ambienti dove si ritrovano artisti, politicanti, poeti e vagabondi. In questo periodo Pablo Picasso dipinge sopratutto figure tristi e tragiche firmando le sue opere P. Ruiz, poi, per distinguersi dal padre, aggiunge il nome della madre "Picasso", decidendo verso i vent'anni di firmarsi semplicemente Picasso.
Nel febbraio del 1900, Pablo Picasso organizza a Barcellona una mostra che, salvo le riserve dei conservatori, ha successo vendendo molte opere e trasformando il giovane pittore in un personaggio, odiato ed amato, ma del quale tutti parlano.

Nel 1921 nasce il suo primo figlio Paulo. Poco più tardi il suo matrimonio entra in crisi a causa dell'innamoramento di Pablo Picasso per Marie Thérèse Walter (una diciassettenne: lui aveva quarantacinque anni), dalla quale ha una figlia, Maya.
Pablo Picasso cerca di ottenere il divorzio più volte, ma per questioni burocratiche non ci riesce mai.
Sempre sentimentalmente in crisi, Picasso lascia la pittura per dedicarsi alla poesia.

Nel 1944 Pablo Picasso, in crisi con la sua ultima compagna Dora Maar, si occupa di politica, iscrive al Partito Comunista e partecipa a conferenze internazionali per la pace.
Nella vita di Pablo Picasso c'è stata tutta una lunga processione di donne: Fernande e Eva, Olga e Marie-Therese, Dora e Françoise, Alice e molte altre ancora, che lo hanno influenzato nelle sue scelte. Ma gli ultimi anni della sua vita preferì passarli come un recluso nella sua casa di Cannes con la sua giovane moglie Jacqueline Roque, sposata nel 1961, continuando il suo lavoro d'artista.

Il lavoro di Picasso è spesso suddiviso in "periodi". Benché i nomi dei periodi più recenti siano oggetto di discussione, quelli più comunemente accettati sono il "periodo blu" (1901-1904), il "periodo rosa" (1905-1907), il "periodo africano" (1907-1909), il "cubismo analitico" (1909-1912), il "cubismo sintetico" (1912-1919).




Pablo morì l'8 aprile 1973, all'età di 91 anni.

venerdì 18 maggio 2012

Il Cielo Sopra Berlino

Bisognerà finirla prima o poi con il caso. Non so se ci sia un fine, ma ci deve essere una decisione, è necessario che tu decida.
Deciditi!
Ora il tempo siamo noi.
Non solo la città intera, adesso è il mondo intero che prende parte alla nostra decisione.
Ora noi due siamo più che due solamente, ora noi incarniamo qualcosa. Ed eccoci sulla piazza del popolo, siamo qui tutti e due e l’intera piazza è piena di gente che si augura la stessa cosa che ci auguriamo noi.
Decidiamo noi il gioco per tutti. Adesso o mai più.
Tu hai bisogno di me, tu avrai bisogno di me. Non c’è storia più grande della nostra, quella mia e tua, Quella dell’Uomo e della Donna. Sarà una storia di giganti, invisibili, riproducibili; sarà una storia di nuovi progenitori.
Guarda i miei occhi, sono l’immagine della necessità, del futuro di tutti sulla piazza.

Marion – Il Cielo Sopra Berlino

giovedì 17 maggio 2012

10 min di pausa

Questo è il sito per prendersi 10 minuti di pausa. Giusto il tempo per fare un sospiro, bere un caffè e rilassarsi un po'.
In ufficio, a casa, prima di andare a dormire, appena sveglio o quando vuoi tu prenditi 10 minuti solo per te, per coccolarti e per sognare ad occhi aperti.

Qui trovi gli appunti disordinati di una vita (im)perfetta, di chi vive con i piedi per terra e la testa fra le nuvole.

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